giovedì 15 settembre 2016

Meditazione Vipassana… leggere per comprendere!

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giovedì 10 dicembre 2015

La Donna Medicina

Tutte le Donne-Amore sono Donne-Medicina
Stiamo parlando di donne che sono piene di forza, che regalano bontà a coloro che le circondano, che guardano la vita con occhi sereni, che stanno bene con la loro identità, che curano con un semplice bacio.
Una donna-medicina è colei che infonde energia, trasmette affetto, abbraccia l’amore con amore, che approfondisce, che è generosa, che conosce il perdono, che vive nella grazia e che insegna a sapere.
Una donna-medicina è umana, compassionevole, consapevole del suo potere, della sua ispirazione, della sua permanenza, del suo caos, del suo ordine, difende la sua vita, le sue necessità, i suoi sogni.

La Donna-Medicina è quella che Rimane

È quella che apre sempre il suo cuore, che ha il passo deciso, che è consapevole di ciò che accade attorno a lei, che è una presenza determinante.

Non conosce la perfezione e neanche l’imperfezione: semplicemente, è quella che è. E, con questa stessa potenza, aiuta gli altri ad essere così come sono. Questo richiede una lotta contro i pregiudizi, un conflitto con l’ambiente circostante.







Perché essere una donna-amore non è sempre facile, bisogna combattere

Bisogna lottare contro tutti gli ostacoli che impediscono di vivere e godersi ogni momento, che cercano di manomettere i nostri diritti, che vogliono sottomettere i nostri sogni, che disprezzano le nostre necessità. 
Essere una donna-medicina significa anche saper dire basta e non permettere la sottomissione. 
Significa essere se stessa, non aver bisogno di nessuno, ma amare in maniera sconfinata e al di sopra di ogni possibilità. 
È proprio questa la bilancia che ipnotizza l’equilibrio emotivo delle donne.
Non c’è niente di più forte dell’amore di una donna che s’impegna per il suo benessere, che accetta se stessa, che comprende il suo presente e tiene da conto il suo passato.
Attraverso le sue esperienze e la sua conoscenza, la donna-medicina comprende la profondità del tempo, la trascendenza dei desideri e l’importanza di accumulare sogni avverati.
Ogni donna porta dentro la sua anima una guerriera che scalpita, che le regala luce, speranza, forza e armi per lottare. 
È questa guerriera interiore ad averle curato le ferite e ad averla consolata dopo i tradimenti, gli inganni e i rifiuti.
Quella luce è la stessa che le permette di maturare, di essere sensuale, di sfruttare la sua intelligenza, di sapersi gestire, di equilibrare l’intuito e la ragione, di rendere bella l’arte di vivere e di lottare contro le avversità.
ll Cuore della Donna, un Oceano di Misteri
Il cuore della donna-amore è un oceano di misteri ricolmo di pesci che brillano nella notte, il che lo rende bizzarro e magico. 
Il cuore della donna-medicina mostra la profondità di migliaia di misteri.
È un cuore che palpita da solo, che è composto dalla bontà, dal rispetto, dalla sicurezza, dalla forza, dall’intelligenza e dall’affetto. Sono questi i principi che reggono la donna-medicina, colei che osserva la sua vita in maniera generosa.
Le azioni sono connesse tra di loro e sono in equilibrio con le sensazioni ed i pensieri. 
La donna-medicina è consapevole della persona che è, di quella che è stata e di quella che è capace di essere. Perché la cura migliore è l’approvazione.
La donna-medicina è vestita di forza e dignità, di chiavi che aprono porte, di colori dalle sfumature vivaci, di motivi e ragioni alle quali aggrapparsi.

La medicina migliore per l’anima è la dolcezza di un altro essere umano, la gentilezza e la sensibilità di chi ci ascolta, di chi tratta se stesso con rispetto e apprezza gli altri come fossero un tesoro. 
Queste sono le qualità che definiscono la donna-amore, la donna-medicina.

lunedì 8 giugno 2015

Le 50 cose che tutti ci meritiamo da una Relazione

Nella vita molte cose vanno aggiustate, ma l'amore non dovrebbe mai essere una di queste.
Ecco le 50 cose che tutti ci meritiamo da una relazione:

1 - Fiducia
2 - Risate che non finiscono mai
3 - Avventure
4 - Passione
5 - Un fan sfegatato
6 - L'abilità di ispirare e insegnare reciprocamente
7 - Sicurezza
8 - Chiacchiere fino a notte fonda
9 - Mutuo rispetto
10 - Battute che solo voi due potete capire
11 - Onestà
12 - Notti stellate
13 - Una seconda famiglia
14 - Pranzetti deliziosi
15 - Domeniche pigre
16 - Un partner di ballo a tempo pieno
17 - Lunghi baci
18 - Posti nuovi
19 - Contentezza
20 - Accettazione
21 - Confessioni con il cuore in mano
22 - Storielle divertenti
23 - Conversazioni impegnate
24 - Apprezzamento genuino
25 - Regali scemi
26 - Piccoli momenti
27 - Intimità intensa
28 - Occhi che brillano
29 - Lealtà
30 - Momenti di orgoglio
31- Ridere fino alle lacrime
32 - Libertà di scelta e supporto per le nostre decisioni
33- Quieto conforto
34 - Libertà di mostrarsi vulnerabili
35 - Abbracci calorosi come nessun altro
36 - Qualcuno che stia dalla vostra parte
37 - Colazioni a letto
38 - Un partner che canta il karaoke a voce alta
39 - Qualcuno da cui dipendere
40 - Competizione divertente
41 - Momenti di sfogo
42 - Maratone di film
43 - Un medico, un personal trainer, un operaio della manutenzione, tutto in uno
44 - Attacchi di solletico
45 - Tante coccole
46 - Baci sulla fronte
47 - Sorrisi di rassicurazione
48 - Compassione
49 - Nuovi amici
50 - Felicità

Istanti d'amore che davvero vi fanno sentire infiniti, perché questo è il miglior singolo regalo che un essere umano possa farci.

mercoledì 3 giugno 2015

Platone (428-348 AC)

Non dovresti curare gli occhi senza curare la testa 
o la testa senza curare il corpo.
Così anche non dovresti curare il corpo senza curare l'anima.

Questo è il motivo per cui la cura di molte malattie è sconosciuta ai medici, perché sono ignoranti nei confronti del Tutto che anch'esso dovrebbe essere studiato, dal momento che una parte specifica del corpo non potrà star bene  a meno che non stia bene il Tutto. 






mercoledì 20 maggio 2015

LA SCELTA DIFFICILE – Favola medioevale

Un giorno, il giovane re Artù fu catturato ed imprigionato dal sovrano di un regno vicino.
Mosso a compassione dalla gioia di vivere del giovane, piuttosto che ucciderlo, il sovrano gli offrì la libertà, a patto che rispondesse ad un quesito molto difficile:

“Cosa vogliono veramente le donne?”.
Artù avrebbe avuto a disposizione un anno, trascorso il quale, nel caso in cui non avesse trovato una risposta, sarebbe stato ucciso.


Un quesito simile avrebbe sicuramente lasciato perplesso anche il più saggio fra gli uomini e sembrò al giovane Artù una sfida impossibile, tuttavia, avendo come unica alternativa la morte, Artù accettò la proposta, e fece ritorno al suo regno.


Ivi giunto, iniziò a interrogare chiunque: la principessa, le prostitute, i sacerdoti, i saggi, le damigelle di corte e via dicendo, ma nessuno seppe dargli una risposta soddisfacente.
Ciò che la maggior parte della gente gli suggeriva era di consultare una vecchia strega, poiché solo lei avrebbe potuto fornire la risposta, ma a caro prezzo, dato che la strega era famosa in tutto il regno per gli esorbitanti compensi che chiedeva per i suoi consulti.


Il tempo passò…e giunse l’ultimo giorno dell’anno prestabilito, così che Artù non ebbe altra scelta che andare a parlare con la vecchia strega, che accettò di rispondere alla domanda, solo a patto di ottenere la mano di Gawain, il più nobile dei Cavalieri della Tavola Rotonda, nonché migliore amico di Artù!




Il giovane Artù provò orrore a quella prospettiva… la strega aveva una gobba ad uncino, era orrenda, aveva un solo dente, puzzava di acqua di fogna e spesso faceva anche dei rumori osceni!
Non aveva mai incontrato una creatura tanto ripugnante. 

Perciò si rifiutò di accettare di pagare quel prezzo e condannare l’amico a sobbarcarsi un fardello simile!



Gawain, venuto al corrente della proposta, volle parlare ad Artù dicendogli che nessun sacrificio era troppo grande per salvare la vita del suo re e la tavola rotonda, e che quindi avrebbe accettato di sposare la strega di buon grado.
Il loro matrimonio fu pertanto proclamato, e la strega finalmente rispose alla domanda:


“Ciò che una donna vuole veramente è essere padrona della propria vita.”


Tutti concordarono sul fatto che dalla bocca della strega era uscita senz’altro una grande verità e che sicuramente la vita di Artù sarebbe stata risparmiata.
 Infatti il sovrano del regno vicino risparmiò la vita ad Artù, e gli garantì piena libertà.
Ma che matrimonio avrebbero avuto Gawain e la strega?
Artù si sentiva lacerato fra sollievo ed angoscia, mentre Gawain si comportava come sempre, gentile e cortese.

La strega al contrario esibì le peggiori maniere…mangiava con le mani, ruttava e petava, mettendo tutti a disagio.

La prima notte di nozze era vicina, e Gawain si preparava a trascorrere una nottata orribile, ma alla fine prese il coraggio a due mani, ed entrò nella camera da letto e…che razza di vista lo attendeva!

Dinnanzi a lui, discinta sul talamo nuziale, giaceva semplicemente la più bella donna che avesse mai visto! 
Gawain rimase allibito, e non appena ritrovò l’uso della parola (il che accadde dopo diversi minuti), chiese alla strega cosa le fosse accaduto.
La strega rispose che era stato talmente galante con lei quando si trovava nella sua forma repellente che aveva deciso di mostrarglisi nel suo altro aspetto, e che per la metà del tempo sarebbe rimasta così, mentre per l’altra metà sarebbe tornata la vecchiaccia orribile di prima.

A questo punto la strega chiese a Gawain quale dei due aspetti avrebbe voluto che ella assumesse di giorno, e quale di notte.

Che scelta crudele!

Gawain iniziò a pensare all’alternativa che gli si prospettava: una donna meravigliosa al suo fianco durante il giorno, quando era con i suoi amici, ed una stregaccia orripilante la notte?
O forse la compagnia della stregaccia di giorno e una fanciulla incantevole di notte con cui dividere i momenti di intimità?

Il nobile Gawain disse alla strega che avrebbe lasciato a lei la possibilità di decidere per se stessa.


Sentendo ciò, la strega gli sorrise, e gli annunciò che sarebbe rimasta bellissima per tutto il tempo, proprio perchè Gawain l’aveva rispettata e l’aveva lasciata essere padrona di se stessa!